Polizie militari di forza armata? Ipotesi Arma di Cavalleria per i reparti terrestri

Fregio del Reggimento addestrativo Scuola di Cavalleria - Fonte: https://www.esercito.difesa.it/organizzazione/capo-di-sme/comando-per-la-formazione-specializzazione-e-dottrina-dell-esercito/Scuola-di-Cavalleria/Pagine/Il-Reggimento-Addestrativo.aspx

Nel lontano 2014 si parlava di una fantomatica direttiva europea che avrebbe portato allo scioglimento dell’Arma dei Carabinieri a seguito della creazione della Forza di Gendarmeria Europea (EuGendFor – EGF). Per approfondimenti si rimanda a questo articolo.

Stemma della EuGendFor (Fonte: Wikipedia)
Stemma della EuGendFor (Fonte: Wikipedia)

La notizia, risalente comunque ad alcuni anni prima, destò molti sospetti e malumori perché prevedeva lo scioglimento dell’Arma dei Carabinieri con l’assorbimento nella Polizia di Stato e la creazione di corpi di polizia militare presso ciascuna forza armata.

Il futuro proposto per l’Arma dei Carabinieri

Lungi dal voler lo scioglimento dell’Arma, che sarebbe alquanto pericoloso (lo dimostra la storia italiana stessa, dato che i carabinieri furono tra i pochi “legittimi” contraltari del regime fascista, caratteristica testimoniata dai tanti carabinieri morti durante la Resistenza per mano nazifascista), possiamo pensare ad un suo reengineering, ovvero alla cessione delle attività di polizia militare a comparti di forza armata. Ciò anche per ridurre l'”ipertrofia” dell’Arma rispetto alle altre forze di polizia, soprattutto dopo l’assorbimento del disciolto Corpo Forestale dello Stato.

L’Arma dei Carabinieri continuerà ad essere polizia militare esclusivamente in due casi:

  • per eventuali altri corpi di polizia rimilitarizzati
  • nell’impiego della 2a Brigata mobile, ovvero nelle missioni internazionali e nell’addestramento di forze estere

Avere una polizia militare che non possa essere “gendarmeria”, ovvero applicazioni in campo civile, è sicuramente una garanzia maggiore di costituzionalità.

In via compensatoria, possiamo pensare ai seguenti compiti aggiuntivi:

  • uso in via prioritaria di carabinieri nelle indagini di PG (polizia giudiziaria) che riguardano appartenenti alle forze di polizia locale (data la presenza capillare dell’Arma nel territorio)
  • ridimensionamento della Polizia penitenziaria (con perdita di funzioni di forza dell’ordine, pubblica sicurezza e polizia giudiziaria) e cessione ai carabinieri delle attività di traduzione detenuti e vigilanza detenuti ex artt. 41bis e 416bis

Il secondo punto è teso a rafforzare lo storico legame tra carabinieri e amministrazione della giustizia di “monarchica” memoria.

La polizia militare svolta dall’Arma di Cavalleria

La conseguenza della perdita dello status di polizia militare da parte dei carabinieri (con relativa modifica degli artt. 90-91 del Codice dell’ordinamento militare) porta a dover costituire presso le forze armate apparati di sicurezza e indagine volti a tal fine.

Nel caso della Marina militare, esiste già il Corpo delle Capitanerie di Porto in parte preposto a tali funzioni, oltre al ruolo giuridico del comandante per tutto il personale imbarcato. Per l’Esercito e per tutte le installazioni terrestri di forza armata, salvo quelle della Marina, si può immaginare di creare reparti di cavalleria con funzioni di polizia militare, in maniera simile a quanto avviene in Portogallo con il 2° Reggimento Lancieri.

La cavalleria risulta il corpo più adatto per sostituire i carabinieri, evitando che la nuova polizia militare venga genericamente classificata come reparto autonomo, attribuendo fregio e mostreggiature tipiche dei vecchi distretti militari.

La nuova polizia militare avrà fregio e mostreggiature della cavalleria fuori corpo. È possibile la creazione di nuovi gruppi o reggimenti di cavalleria (prendendo anche nomi storici) con funzioni CIMIC o di polizia militare.

Uno schema proposto sarebbe quello di creare un gruppo squadroni per ogni tribunale militare, più un reggimento per la Corte militare d’Appello e per la giurisdizione internazionale:

Reparto di cavalleria con funzioni di polizia militare Tribunale militare di riferimento
Gruppo Squadroni “Lancieri di Milano” (7º) Verona
Gruppo Squadroni “Cavalleggeri di Roma” (20°) Roma
Gruppo Squadroni “Cavalleggeri di Caserta” (17º) Napoli
Reggimento “Lancieri della Repubblica” (10º)

(per ridenominazione di “Lancieri di Vittorio Emanuele II”)

Roma (Corte d’Appello) e competenza internazionale

La dipendenza funzionale non sarà con lo Stato Maggiore Esercito, ma direttamente con il II Reparto informazioni e sicurezza dello Stato Maggiore della Difesa. Potranno essere trasferiti a tale reparto anche ufficiali e marescialli appartenenti al Commissariato aeronautico, Commissariato marittimo o al Corpo delle Capitanerie di Porto, sia con assegnazione provvisoria che con trasferimento definitivo, in modo da rendere i nuovi reparti di cavalleria per polizia militare più adatti a contesti interforze.

 

Disposizioni transitorie

Si possono ipotizzare i seguenti passaggi transitori, che interesseranno carabinieri, forze armate e Polizia penitenziaria:

  • i componenti dei nuclei carabinieri presso le forze armate, entro il ruolo brigadieri, cambieranno forza di appartenenza, divenendo militari dell’Arma di Cavalleria
  • gli ufficiali e marescialli dei carabinieri presso reparti militari diverranno ufficiali e marescialli della cavalleria, del Commissariato aeronautico o del Commissariato marittimo (in base al reparto di attuale dislocazione, a meno di trasferimenti)
  • gli appartenenti alla Polizia penitenziaria addetti alle traduzioni o al trattamento dei detenuti al 41bis o al 416bis passeranno all’Arma dei Carabinieri
  • gli appartenenti alla Polizia penitenziaria con funzioni di PG passeranno alla Polizia di Stato in una sezione speciale, ovvero “Polizia per l’Esecuzione penale”, istituita presso la Questura di ogni città sede di provveditorato penitenziario
  • gli appartenenti alla Polizia penitenziaria impiegati presso la DIA o altri organi interforze di polizia, passeranno alla Polizia di Stato
  • Il Nucleo Investigativo Centrale (NIC) della Polizia penitenziaria passerà alla Polizia di Stato – Direzione Centrale Anticrimine
  • i componenti restanti della Polizia penitenziaria perderanno qualsiasi funzione di PG o forza dell’ordine
  • ispettori, commissari e dirigenti del restante contingente PolPen potranno passare, a richiesta, per un 30% nell’Arma dei Carabinieri (previa rimilitarizzazione dello status), per un ulteriore 10% nella Polizia di Stato, secondo graduatorie per soli titoli; in tal caso saranno trasferiti d’ufficio ad altre sedi e funzioni, tranne nei casi previsti dai punti precedenti
  • la nuova Polizia penitenziaria diventerà un corpo armato dello Stato senza funzioni di polizia, ma ausiliario delle forze armate e della protezione civile, e potrà mantenere il reparto a cavallo, il servizio navale e una guardia d’onore presso le sedi ministeriali, gli organi costituzionali e le commemorazioni e ricorrenze nazionali

Si prevedono piccoli aumenti della spesa per tali riconversioni, bilanciati da una maggiore efficienza delle forze di polizia nel loro complesso.